Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: con

Numero di risultati: 109 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

684093
Zanazzo, Giggi 50 occorrenze

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Lacero, con il sacco sulle spalle, si fermava ad ogni tratto di strada, poneva la mano all’orecchio, e con voce gutturale, gridava: — Aèoo! Grida che

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Andava con la sua ruota, si soffermava ogni breve tratto, e con voce squillante gridava: — Arrotinoo, signori!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Va attorno nei mesi caldi con un cappello di paglia a larghe tese, una secchia d’acqua, una canestra con l’occorrente per bere, e grida: — Acqua

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

che si vuol lanciare. Il giocatore, tenendo l’estremità inferiore del ramo con la sinistra, con la mano destra tende la corda come se fosse quella dell

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Nella stagione primaverile, ancora fino a pochi anni fa, il capraio, con il suo gregge, si partiva, nella notte, da parecchie miglia lontano, per

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

"Trastullo fanciullesco, fatto con carta ripiegata, in modo che, ad una agitazione di braccio, uscendone una parte per l’aria che vi s’interna, si

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Gira con la sua caldaia colma di castagne e grida: — So’ ccalle che bbùlleno!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Più bambini si mettono a sedere in fila con le gambe stese ed i piedi pari, mentre uno di loro, il capo-giuoco, resta diritto con una bacchetta in

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Va attorno con un gran canestro appeso al braccio, o con un carrettino a mano, e urla come un dannato: — Le pataaate! Le cucuzzee! — A 20 a ppavolo

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Con uno o due canestri appesi alle braccia, grida a squarciagola: — Ce ll’ho dde vigna le lumaachee !

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Il tagliatore di legna da fuoco, che andava per Roma, cercando lavoro con la scure in collo.

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

È per lo più abruzzese. Egli canticchia nel suo dialetto e con voce monotona: — Campobasse, cortelle, signorine!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Va in giro nelle ore della notte fino ai primi albori. Egli con voce sommessa, dice: — Acquavitaa, acquavitaroo!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

. Concertino de la pedacchia: Cruyère. La sora Checca a ppanza per aria: Gallina lessa o arrosto. Er merluzzo co’ li ggendarmi: Baccalà con le patate. Le

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Gira la notte, nell’inverno, con una marmitta di rame stagnato, sostenuta da una tracolla: — Pettorali! - Bollenti - Mela cotte!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Andavano attorno con la loro merce infilata in un bastone o in un canestro, e gridavano: — Di Lucca le ciambelle! El ciambellaro!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Con la sua vocetta acuta è penetrante, grida: — Com’è bbianca ’sta lattuca! — La riccetta, l’indivioletta, la rughettaa! — Come ce ll’ho riccia!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Va anch’esso per le strade, con la sua merce affastellata sopra un carrettino, e l’offre al grido: — Er pilaro donnee!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

I piccoli e macilenti spazzacamini lombardi o tirolesi che sembravano rivestiti di fuliggine, con i piedi nudi, il viso nero: — Spazzacamii

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Va attorno nelle ore stesse del suo collega l’acquavitaio, e su per giù, con lo stesso tono di voce, dice: — Caffè, per un soldo!

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Scherzo che si fa ad altri prendendogli il mento fra il pollice e il medio, e premendogli intanto le labbra con l’indice.

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Si fa a ppiastrèlla con cocci di mattoni possibilmente arrotondati. Si giuoca in quante persone si vuole e si fa il tócco. Colui al quale è toccato

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Latterano je domanna co’ quer su’ vócióne: — Con ché? con ché? con ché?". E la campanella de Santa Croce in Gerusalemme dice che j’arispónne: — Co’ le

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

mazzieri pettoruti con le loro divise nere, intenti a mostrare la loro bravura di giocolare con le mazze sormontate da grossi pomi d’argento. Seguono in

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Va spingendo un carrettino tutto adorno di specchi, di carta fiorata, di immagini di sovrani, ecc. Egli grida con voce nasale: — Nocciuoline

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

; altrimenti, sta ai primi quattro a ricominciare con un altro mestiere. Si comincia il giuoco con questa formola: — A la muta a la muta, chi pparla è

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

le strade di Roma, spingendo un carrettino, ricolmo di lanterne di carta a varii colori (con suvvi stampato il Santo o la Madonna festeggiati

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

L’antico rivenditore degli avanzi delle cucine signorili e delle trattorie, andava con un grande schifo sulla spalla, pieno di ogni sorta di cibarie

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Si trascina dietro un piccolo carrozzino sul quale sono riposti gli utensili del suo mestiere, e grida con voce lamentosa: — Chi ccià ttigami

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Gli antichi Tripparoli, con il loro schifo in testa ripieno di trippe, zampi, pezzi di testa di vitello e di vaccina, e d’altro: — Trippa, pieducci e

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

, un bastone, ecc. E tutti disposti in fila fanno le manovre. In questi ultimi tempi era molto in voga fare li soldati in Africa, con i relativi

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Va in giro per la città, appena è l’alba, e guidando un somarello o un magro ronzino che si trascina dietro un carretto con alcune ceste piene di

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

’Na vorta Napoleone Primo mannò a Roma tre ggenerali francesi. E ssentite, si vvolete ride, come (parlanno con poco rispetto) se chiamaveno: uno Cacò

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

"Riusciti inefficaci i soccorsi della medicina, e principiandosi a curare un infermo con le divozioni, mandavansi di notte delle donne scalze

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Uno fa da cavallo con la bocca passata da un laccio che fa da freno e da redini. L’altro compagno fa da cocchiere, tiene quindi le redini e frusta il

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

occhiello che si accomoda sulla rilevatura opposta alla punta di ferro, sulla parte superiore del picchio; e l’altra con un grosso nodo o con un

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Giuoco che si fa con le uova lesse. Uno de’ giocatori stringe in pugno l’uovo, e l’altro vi batte sopra con una delle estremità del proprio uovo. Se

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Il venditore di abacchi, nella stagione autunnale, e di capretti, in primavera, percorreva la città con la sua cavalcatura munita di due grandi ceste

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Il giuoco consiste nel nominare, invitati che si è a rispondere, un oggetto qualunque che cominci con la lettera C o D o A, lettera che deve

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

giocatore) si lasciano distesi. L’altra mano segna i punti guadagnati. Bisogna che l’avversario colga l’intenzione con destrezza per formulare lo stesso

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Due fanno a pari e caffo. Il perditore, ogni volta che sbaglia, riceve dall’altro un tuzzo, cioè un forte colpo dato sulle spalle, prima con la punta

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Nelle rappresentazioni sacre che si facevano con statue di cera di grandezza naturale, nei varii cemeteri delle confraternite, come a Santa Maria in

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

’ dde tempo ve sentirete arifiatato. Va con sé, che avete d’avè’ ccura de coprivve li réni co’ ’na pezza de lana ariscallata.

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Pigliano un bicchiere con un po’ d’acqua, vi sciolgono del sapone, v’intingono un pezzetto di canna, chiamato cannéllo, e vi soffiano dentro

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

, il tiro non è valido e bisogna ricominciare. Tirato che ha il sassetto nella nicchia numero 1, il giocatore salta con un piede dentro la nicchia stessa

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

tavolo, stando naturalmente seduti. Quindi chi l’ha prima, cioè più in fondo, la tira fuori, e la posa sulla mano più alta; così con movimento continuo

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Giuoco che consiste nel ripigliare col dorso della mano o le nocciuole o le noci o le monete che si son tirate in aria con la stessa mano. Colui che

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

pignatta (pilaccia); e, giunta ove la pignatta si trova, percuotere questa con un bastone. Quando la Gatta-céca, smarrita la traccia, va a percuotere in

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

Due ragazzi, tenendo un pezzo di corda uno a una estremità e uno all’altra, o formando con lo spago una specie di sega che ricavano dalla prima

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

. Andava poi per Roma con un paro di bilancie, attaccate ad un bastone, in cima del quale era una testa di morto, dicendo che havea mal pesato. Gli fu

Cerca

Modifica ricerca